Si chiude il cerchio con “Cortocircuiti Narrativi”, la rassegna letteraria promossa da Eugenio Visconti. Ultimo appuntamento domenica 24 febbraio alle 16.30 (Sala ex Lavatoio, ingresso gratuito). Eugenio Baroncelli, ravennate, non è tra gli autori per cui si vedono le file alle fiere del libro per estorcergli un autografo. Vive in semi-anonimato, come gli scrittori seri di altre generazioni, ma negli anni è stato capace di una bibliografia indimenticabile, fuori da ogni canone, divertente e di grandissima intelligenza. I lettori di Rapsodia, che lo seguono e lo leggono da anni, non potevano rivolgersi che a lui, per quest’ultimo appuntamento, perché leggendolo, non può non tornare alla mente uno degli scrittori più enormi che il Novecento abbia generato: Jorge Louis Borges. Come nelle pagine di quest’ultimo i paradossi sono la regola, anche per Baroncelli vale la stessa regola e basta citare qualche titolo per rendersene conto: “Mosche d’inverno. 271 morti in due o tre prose”, oppure “Pagine bianche. 55 libri che non ho mai scritto” o anche “Gli incantevoli scarti. Cento romanzi di cento parole”, tutti pubblicati da Sellerio come anche l’ultimo “Risvolti svelti. Breviario amoroso di vite altrui capitolate” che a Morciano entrerà in cortocircuito con una a vostra scelta delle raccolte di racconti del geniale.
